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Vera Komissarževskaja, un museo virtuaLe sull’attrice russa

PRESENTAZIONE DEL MUSEO VITUALE “Vera Komissarzevskaja”- GUARDA IL VIDEO

di Pamela Pergolini

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Donatella Gavrilovich, Storia del Teatro e dello Spettacolo, Universita di Roma Tor Vergata

Che cosa succede se in ambito teatrale la catalogazione di tipo scientifico incontra il graphic – design in 2D? Nasce un museo virtuale e la collaborazione tra due universita, quella tra l’Ateneo Roma “Tor Vergata” e l’Universita Statale ITMO di San Pietroburgo. E fin qui tutto abbastanza normale per chi fa ricerca e si occupa di didattica. La peculiarita è che questo museo è dedicato a Vera Komissarzevskaja (1864 –1910), popolarissima attrice russa, quasi sconosciuta in Italia, e che questo lavoro si inserisce nel campo della catalogazione dello spettacolo, settore piuttosto nuovo in Italia e alla ricerca di linee di condotta comuni.

Artem Smolin, Head of Engineering and Computer Graphics Chair, ITMO University

Il progetto di collaborazione tra l’Ateneo italiano e quello russo nasce dall’incontro tra Nikolaj Borisov, Preside della Facolta di Master Aziendale,Direttore del Centro per il Design e Multimedia ITMO dell’Universita Statale di San Pietroburgo e Donatella Gavrilovich, ricercatore in Storia del Teatro e dello Spettacolo presso il Dipartimento di Scienze storiche, filosofico-sociali, dei Beni culturali e del Territorio, dell’ Università di Roma “Tor Vergata”, nell’ambito del 2nd International ECLAP Conference, nell’aprile 2013.

In tale occasione la Gavrilovich, expert per il progetto europeo ECLAP, European Collected Library of Artistic Performance, ha presentato il contributo How to Catalogue the Cultural Heritage “Spectacle” [Springer, Berlin 2013] suscitando l’interesse del collega russo, impegnato proprio in quel momento a soprintendere il team universitario che stava ricostruendo in 3D la storica messinscena Maskarad di Lermontov, allestita dal regista V. Mejerchol’d nel 1917 al Teatro Aleksandrinskij di San Pietroburgo. Nacque subito la proposta di avviare un progetto di collaborazione sulle nuove tecnologie dell’informazione applicate al bene culturale “spettacolo”.

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Il bando Doppie Cattedre

Nell’aprile del 2014, in seguito all’accordo tra i due Atenei che prevedeva non solo un’interazione scientifica ma anche didattica con possibilità di scambio tra docenti e studenti, Donatella Gavrilovich e Artem Smolin, Engineering and Computer Graphics (ITMO University) hanno presentato il progetto per la realizzazione del museo virtuale, dedicato all’attrice russa e la catalogazione della prima rappresentazione de Il gabbiano di A. Cechov, avvenuta il 17 ottobre 1896l, nella quale Vera Komissarzevskaja fu la prima celebre interprete di Nina. Il progetto congiunto è stato, in parte, finanziato dall’ Universita di Roma “Tor Vergata” in seguito alla selezione nell’ambito della bando Doppie Cattedre  a.a. 2014-2015.

 La popolarità della Komissarzevskaja non è dovuta soltanto alla sua attività di attrice e all’aver sperimentato nuove forme di teatro ma anche al suo impegno nel sociale, al suo essersi schierata apertamente contro la censura zarista e nell’aver dato il suo supporto alle vittime dei pogrom contro gli ebrei e della fallita rivoluzione del 1905. L’attrice morì di vaiolo, a 45 anni, e durante il viaggio di rientro della salma a San Pietroburgo da Taskent, capitale dell’Uzbekistan, un viaggio che durò 9 giorni e durante il quale le stazioni ferroviarie furono stracolme di gente che voleva dare il suo ultimo saluto alla Giovanna d’Arco della scena russa.

IMG_2138Un Convegno e una Mostra

Il progetto, in occasione del 150° anniversario della nascita dell’attrice russa Vera Fedorovna Komissarzevskaja, ha dato vita al convegno internazionale “Vera Komissarzevskja incontra Eleonora Duse – La Giovanna d’Arco della scena russa e la Divina del teatro italiano” e ad una mostra, inaugurata il 4 marzo, nella Biblioteca della Manica Lunga presso la Fondazione Giorgio Cini, realizzati in collaborazione con il  Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e l’Universita degli Studi “Ca Foscari” di Venezia. La mostra propone materiale fotografico e documentario sulle due attrici e sarà possibile visitarla fino al prossimo 15 maggio.

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Maria Ida Biggi, direttrice del Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini e il prof. Rino Caputo, Delegato del Rettore alla Cultura, Universita di Roma Tor Vergata

 Il Convegno, che si è tenuto il 4 e il 5 marzo presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia, e la mostra sono stati ideati e organizzati da Donatella Gavrilovich e da Maria Ida Biggi, docente di Storia della Scenografia e Iconografia Teatrale dell’Universita “Ca’ Foscari” di Venezia e direttrice del Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini. A entrambe gli eventi hanno collaborato la Fondazione Giorgio Cini, l’Università Roma “Tor Vergata”, l’Università Statale ITMO di San Pietroburgo, il CSAR (Centro Studi sulle arti della Russia) dell’ Università Ca’ Foscari, il Museo Statale di Teatro e Musica di San Pietroburgo, il Museo Statale Teatrale Centrale “A. A. Bachrusin” di Mosca e la Casa Editrice Universitalia.

Per l’Università Roma “Tor Vergata”, oltre a Donatella Gavrilovich con il suo intervento dal titolo “La Luce di Vera Komissarzevskaja e Vasilij Kandiskij. Il suo riflesso nell’arte teatrale e coreutica sovietica”, hanno preso parte al convegno Cesare G. De Michelis, con l’intervento  “La Komissarzevskaja e l’età d’argento” e Mario Caramitti, con  “Gli occhi della Komissarzevskaja: recitazione, magia, mito” e il prof. Rino Caputo, delegato del Rettore alla Cultura.

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Vera Komissarzevskaja in Desdemona e altri ruoli
Fonte: Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini

 Il convegno e la mostra hanno messo in luce diversi punti in contatto fra la Duse e la Komissarzevskaja, che ebbero l’occasione d’incontrarsi, come testimonia l’attrice russa in una lettera, anche se non ebbero modo di parlarsi. Entrambe alle prese con un repertorio molto simile (D’Annunzio, Dumas figlio, Goldoni, Ibsen, Maeterlinck, Shakespeare, Sudermann), cercarono nuove forme espressive anche attraverso una conquistata autonomia lavorativa: la Duse divenne capocomico della Compagnia drammatica della citta di Roma da lei creata nel 1886, e la Komissarzevskaja fu impresaria e direttrice artistica del Teatro Drammatico, fondato da lei a San Pietroburgo nel 1904. Il progetto del Museo virtuale vedra il suo completamente tra circa un anno e nel futuro si arricchirà della collaborazione con l’Università di Nancy, che ha manifestato il desiderio di entrare a far parte del progetto. Tra gli elementi piu innovativi la realizzazione di un social group che metta in evidenza le relazioni sociali tra i protagonisti della scena teatrale dell’epoca e le loro testimonianze, e una mappa interattiva che ripercorrera i luoghi e i teatri in cui la Komissarzevskaja ha recitato durante le sue numerosissime tournée.

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Eleonora Duse, tournee in Russia
Fonte: Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini

Donatella Gavrilovich, studiosa ed esperta di teatro russo nei primi anni del ‘900, è ricercatore in Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Universita di Roma Tor Vergata. Nell’ambito del corso di laurea magistrale, da lei tenuto, in “Nuove Tecnologie digitali per lo studio e la catalogazione dello Spettacolo”, ha creato un laboratorio, in cui sta realizzando in collaborazione con gli studenti e con il prof. Fabio Massimo Zanzotto, Ingegneria dell’Informazione di Tor Vergata, il modello innovativo di database online per la catalogazione dello spettacolo, di cui e ideatrice e che e stato registrato presso la SIAE come idea creativa.

ECLAP, European Collected Library of Artistic Performance, è un progetto europeo di ricerca teorica e applicata destinata allo sviluppo di Europeana, la biblioteca digitale dell’Unione Europea. In particolare Eclap e dedicato alle arti performative e alle loro necessita di gestire i problemi informatici (fra cui la multimedialità), biblioteconomici (anzitutto la metadatazione) e giuridici (in prima istanza il copyright) che attualmente possono ostacolare l’accesso libero ai prodotti artistici tramite Europeana.

Link al progetto ECLAP


 

 

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