DREAMER: il futuro della rete è condiviso e open source
A cura della Redazione*
L’Open Networking Summit 2015 svoltosi a Santa Clara in California ha dimostrato grazie a un test intercontinentale come cambierà la rete di reti nel Future Internet, l’Internet del futuro: sarà grazie a DREAMER (Distributed REsilient sdn Architecture MEeting carrier grade Requirements), software OpenFlow/SDN e carrier grade (funzionante ed estremamente affidabile) sviluppato per essere sostituito ai sistemi IP/MPLS (Multi Protocol Label Switching).
DREAMER è stato sviluppato dal Consorzio GARR, la Rete Italiana dell’Università e della Ricerca, insieme al centro di ricerca italiano CREATE-NET e da CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, coordinato da Stefano Salsano, professore associato in Ingegneria elettronica.
Il sofware è basato su SDN (Software Defined Networking), un modello di gestione di rete open source, condiviso tra le reti di nazioni diverse nel mondo. SDN semplificherà i nodi di rete dividendo nel router hardware e software (che gestiscono rispettivamente instradamento e controllo), in modo da ottenere una gestione di rete dinamica e open source.
Il software, open source, potrà essere integrato nei sistemi NREN (National Research and Education Network) e permetterà in modo più semplice di introdurre servizi senza dover attendere che i fornitori dei sistemi attuali ne aggiornino le funzionalità. “Maggiore libertà” e “innovazione a costi più bassi”, nelle parole del professor Salsano.
*con la collaborazione di Daniel Mancuso